ARCIPELAGO 2019

La poetica del cambiamento

Cambiare è un fatto inevitabile, lo sappiamo. Non risparmia niente e, per fortuna, non risparmia nessuno.

Vale per ciò che esiste da tempo e al tempo resiste scavalcando i secoli. Vale per ciò che esiste da poco e il cui destino è uno spazio ancora tutto da immaginare. Meglio sarebbe rassegnarsi e farsene una ragione. Ancora meglio sarebbe farne un valore.

Per sua stessa natura Arcipelago è una creatura mutevole, vestita di abiti immaginari e immaginati da artisti che ne modificano la forma e ne arricchiscono la sostanza.

È nel cambiamento che uno spazio come questo trova la sua migliore espressione, scagliando nel mondo, quello meno distratto, le sue ricchezze più preziose.

Cambiano le persone che lo attraversano esplorando ed esprimendo la propria unicità, così come cambiano le persone che ne favoriscono l’esistenza, in una pluralità garbata e non omogenea di lenti ottiche attraverso cui guardare il mondo in modi sempre nuovi e mai banali.

Nostro papà, alla cui memoria è intitolato questo bellissimo momento d’incontro, è stato un uomo capace di accettare e raccontare i suoi cambiamenti, di comunicare il suo essere unico con slancio ed energia, di esprimere le sue molte anime attraverso linguaggi intimi e sinceri.

È riuscito ad affermare, non senza una certa dose di travaglio, la sua volontà mai ammaestrata di dare voce a tutte le emanazioni del suo animo inquieto e complesso.

Un invito alla condivisione

Troviamo che questo suo essere stato uomo libero e coraggioso rappresenti un invito sincero a prendere posto ad una tavola, mai priva di sedie libere, sontuosamente imbandita con tutto ciò che gli occhi pieni d’incanto di un artista possono vedere, condividere e quindi assaporare, insieme.

La collezione di opere che stiamo raccogliendo edizione dopo edizione è infatti la più vivida testimonianza di quanto sia possibile e a portata di mano l’opportunità di volgere lo sguardo verso la nostra parte migliore, quella che costruisce e non distrugge, che accoglie e non respinge, che ascolta e non necessariamente parla, che agisce e non attende, che non pretende di cambiare il mondo in meglio, ma si rifiuta con fermezza di cambiarlo in peggio.

Arcipelago è uno spazio entro cui tessere relazioni è semplice e spontaneo come stringere una mano e fare un sorriso, un luogo fatto di persone che si incontrano e che, senza saperlo, entrano a far parte di un tessuto invisibile fatto di umanità, che tiene tutti Legati al Filo.

Dare il nostro contributo affinché a tutto ciò sia data l’opportunità di esistere nel ricordo di nostro papà Gustavo Dino Biagi, rende più semplice il compito di sostenere il peso della sua mancanza.

Anche quest’anno, papà, nel tuo ricordo immortale, scriviamo una pagina di bellezza sul diario che ti hanno costretto ad interrompere troppo presto.

Lorenzo
Gianmarco
Maura
Monia
Gloria
Carlotta
Rebecca
Viola